martedì 23 febbraio 2016

L'olfatto


L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di
sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di
quelle che riceve il naso.
I.Calvino


 
Sono convinta che il senso che mi appartiene maggiormente sia l'olfatto.
Mi dice mia madre che, fin da piccola, davo una collocazione esatta all'odore personale: per esempio dicevo che l'odore di mia madre era situato nell'incavo del braccio...
mi avvicinavo a lei inspiravo profondamente e dicevo: "....ecco qui ...che buon odore di mamma!"
Il profumo di pomodoro, caldo di sole e di terra, per me era l'odore del nonno Antonio ....


 
Eccolo qui...orgoglioso fra i suoi pomodori...

E l'odore della zia Mariella? Un misto di Arpège e caramella al miele ...la circondava tutta... 
La casa della zia Pina invece profumava sempre di Natale, Mercante in Fiera e confettura di castagne.

Anche se molti anni sono ormai trascorsi, l'odore di Gabicce Mare, luogo della mia infanzia, "sa" tutt'ora di bombolone, liquerizia e crema abbronzante.


Ho esattamente in testa tutti gli odori della mia vita, li ricordo tutti, testimoni di momenti lievi e spensierati ma anche di tristezza e di dolore...non è forse vero che l'ultimo saluto ai nostri cari profuma d'incenso?
Quando vado in libreria non c'è volta che non apra un libro che istintivamente mi attiri e ne annusi furtivamente le pagine! Mmm, buono! Mi prenderanno per matta!

Immaginate il profumo di una pineta...In lontananza la brezza porta un lieve effluvio di mare ...

... e il profumo della della pioggia...dei fiori e delle piante. 
L'odore antico di un fuoco nel camino, e il profumo intenso della neve, il cibo e la cucina! Il vino! Il profumo innocente di un bimbo...


Chissà quali sono i profumi e gli odori della vostra vita? 
Quelli che all'improvviso, mentre passeggiate o vi recate in qualche luogo, sbucano fuori all'improvviso e vi ricordano qualcosa...qualcuno...

Amo questo senso. Mi conforta.Mi appartiene.

Quando Gian non c'è...lo confesso anche se sono "grande", prima di dormire annuso il suo cuscino e mi addormento serena.


Bene ...per ora basta così...potrei scrivere a lungo ma non posso certo annoiarvi con il mio "elogio all'olfatto!"


Intanto vi suggerisco, se non l'avete ancora letto, questo libro; come potrebbe non essere fra i miei preferiti?





Vi saluto con queste belle strofe scritte da Alda Merini

 Profumo di tramonto,
con cappello di nuvole
saluta il cielo
luce che se ne va,
quattro grilli
se le suonano
per la notte.



Da me...un abbraccio e una strofinata di naso!

Alessandra







lunedì 15 febbraio 2016

Il brodo finto di nonna Peppina


Potrebbe sembrare un titolo di un libro di Andrea Vitali ...ma non è cosi!

Vorrei invece ricordare insieme a chi quei tempi li ha vissuti, gli anni sereni della nostra infanzia, quando tutto era più semplice e genuino, quando ancora si giocava a saltare la corda e la televisione era una "cosa" riservata ai grandi...(a parte Carosello e la Nonna del Corsaro Nero naturalmente!)

L'idea mi è venuta leggendo un piccolo ma delizioso libro scritto da Elena e Alberto Mora: "Il dizionario dei sapori perduti" regalatomi da mia cugina Cristina questo Natale. Mi piacerebbe provare ad eseguire le ricette antiche descritte in questo libro e condivedere " ricordi e pietanze" con voi...




Devo confessarvi che è stato ed è uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto. Leggere quelle pagine mi ha fatto rivivere commoventi ricordi legati alla nonna e alla mia infanzia. In ogni pagina mi rivedevo bambina, in ogni pagina vedevo l'uomo con il carretto che consegnava il ghiaccio per la ghiacciaia del nonno, mi ha fatto sorridere ricordare quando noi bimbi gettavamo l'acqua sulla stufa economica per vedere le goccine danzare impazzite...Mi ha commosso ogni riga di questo preziosissimo libriccino. Mi sono rispecchiata negli autori, che ringrazio ...
Spero che possa piacere anche a chi è più giovane di me leggere queste parole.
Vi assicuro ...rimangono nel cuore...



Vorrei cominciare con il raccontarvi questa semplice ricetta:

Il brodo finto di nonna Peppina


..." Chiariamo subito: non è quello di dado. Il dado è un'invenzione recente e, come tutte le cose che venivano acquistate,e non venivano dall'orto, dalla stalla o dal pollaio, quindi dovevano essere pagate, erano guardate con sommo sospetto...." ...
.....

..."Si prendeva abbondante sedano dell'orto, tanto duro e fibroso da essere quasi immangiabile, ma in compenso deliziosamente profumato, una grossa cipolla pelata, in cui veniva conficcato un (e uno solo, pena un sapore da medicazione da dentista) piccolo chiodo di garofano; qualche bella carota ben lavata ma non pelata. Si buttava il tutto a freddo, nella pentola, con qualche spicchio d'aglio e qualche foglia d'alloro e si lasciava cuocere a fuoco basso, il più a lungo possibile, fino a che le verdure avevano lasciato tutto il loro sapore nell'aqua. Che quasi per magia, si trasformava, con l'aggiunta di una noce di burro, in un brodo quasi vero.
Provare per credere..."

Ecco questo è il risultato....ora tocca a noi. Sarà un viaggio a ritroso nel tempo...un'occasione per ricordare e raccontare a chi non c'era ancora, com'erano buone "le buone cose di una volta"...


venerdì 12 febbraio 2016

Dalla cucina della Cuoca Marzolina...ricette per un week end piovoso


Buongiorno care amiche...si avvicina il week end, e, a quanto dicono le previsioni qui in Lombardia, sarà piovoso e freddo. 

E allora che fare? Si potrebbe stare a letto, impegni famigliari permettendo, magari leggendo un libro o guardando un film, sentendo musica...oppure (molto più piacevolmente)  scambiandosi coccole con i propri cari...

Se però tutta questa piacevolezza vi stimola la fame...eccomi qui,
direttamente dalla mia cucina, per proporvi qualche suggerimento ...


Cominciamo con qualche piatto rapido ma gustoso...


Che ne dite di questi spaghettini con zucchine, guanciale croccante di Cinta Senese (si trova ...si trova...) sfumato al Chianti e pecorino fresco di Pienza?


Oppure questa quiche con pomodori rossi? Una cornice croccante ed un ripieno morbido e profumato!

Ricetta

 Un rotolo di pasta brisée
4/5 pomodori  rossi,  sodi e con la polpa consistente
150 g di pecorino dolce grattugiato a julienne

2 uova
Sale
Olio
 250 ml di panna liquida fresca
Qualche foglia di  basilico

Lavare i pomodori e tagliarli a fette abbastanza spesse, posizionarli su un foglio di carta cucina per asciugare l’acqua in eccesso e  accendete il forno a 180°.
Prendete i pomodori ben asciutti, metteteli sulla carta forno e lasciateli cuocere per una decina di minuti.
Nel  frattempo montate le uova con la panna, aggiungete il pecorino dolce, un pizzico di sale e qualche fogliolina di basilico.
Togliete i pomodori dal forno senza spegnerlo e aumentate i gradi a 200.
 Fate raffreddare i  pomodori e posizionateli sulla pasta brisée che avrete precedentemente steso su una pirofila.
Versare il composto di uova e formaggio sopra i pomodori, aggiungete un filo d'olio e infornate  a 200° finchè si forma sopra una crosticina dorata.

Semplice, profumata e buonissima!


E questi spaghettini tiepidi con olive e vinaigrette di lime e menta? Troppo estivi? ...forse si, ma sono tanto buoni!!



Se invece volete farvi avvolgere dal calore profumato della vostra cucina e avete tempo a disposizione....
Perchè non preparare una buonissima ribollita?

http://www.profumincucina.com/2010/01/la-ribollita.html


Certo che qualunque cosa preparerete, il dolce non potrà mancare no?

Strati di crema al limone, savoiardi, yogurt bianco, gocce di cioccolato fondente, mousse di fragoline di bosco e lamponi, con guarnizione di panna montata, mirtilli e granella di nocciole. Altamente dietetica. Giuro.

In alternativa...

Tarte Tatin tradizionale "quella vera"....Per intenderci, quella inventata dalle sorelle Tatin con la pasta brisèe (si scrive così?)

Ricetta

La Tarte tatin è un classico dolce della tradizione francese nato all'inizio del secolo grazie a Stephanie Tatin.
In realtà sembra che, come di solito accade, questa buonissima torta sia nata a causa (sarebbe meglio dire per merito) di uno sbaglio.
La leggenda narra che, un giorno in cui il ristorante era pieno di cacciatori che aspettavano di poter pranzare, Stephanie si accorse di non aver preparato la sua torta di mele; senza farsi prendere dal panico corse in cucina, imburrò e cosparse di zucchero una tortiera, ci mise dentro le mele e la infornò. Solo dopo si rese conto di non aver foderato la tortiera con la pasta brisè! Ancora una volta Stephanie prese in pugno la situazione, ricoprì la tortiera con un solo strato di pasta e rimise tutto in forno. La storia finisce, naturalmente, con il lieto fine: infatti terminata la cottura, Stephanie rovesciò la torta su un piatto e la portò in sala dove fu letteralmente divorata. Era nata così la tarte tatin.



Ingredienti
250 gr. circa di pasta brisée (se non volete farla voi va bene anche quella già pronta)
8 mele renette o mele golden delicious
6 noci di burro (circa 100 gr.)
200 gr. di zucchero

1 pizzico di cannella (facoltativo)
gelato alla crema o fiordilatte o panna liquida


Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a spicchi non troppo sottili Sciogliete il burro nella pirofila che userete per la torta, unitevi lo zucchero e lasciatelo caramellare fino a quando diventerà di un bel colore nocciola chiaro, dopodichè sistematevi gli spicchi di mela. Terminato il primo giro, continuate con un altro strato di mele pressandole bene per non lasciare spazi vuoti. Lasciate cuocere a fuoco basso finchè si saranno ammorbidite e caramellate anch'esse.
Spegnete il fuoco, lasciate intiepidire e stendete la pasta brisè che avrete tagliato di un diametro leggermente superiore di quello della tortiera, adagiatela sulle mele facendola ben aderire a quest'ultime e rimboccate il bordo verso il basso.
Bucherellate la superficie con una forchetta e infornate per circa 30 minuti.
Quando sarà cotta, estraetela dal forno e capovolgetela ancora calda, facendo attenzione a non romperla, sul piatto di portata. Questa operazione è necessario che si faccia a torta calda, per evitare che lo zucchero rapprendendosi, si attacchi alla pirofila.
Spolverizzate leggermente di cannella se vi piace, (io la preferisco al naturale)
e servitela calda accompagnata da una pallina di gelato alla crema o fiordilatte o della panna liquida.


Per ora mi fermo qui. Ma resto a vostra disposizione se vorrete le ricette!
Vi auguro, qualunque cosa facciate, 
un sereno week end!

Alessandra


mercoledì 10 febbraio 2016

Vado avanti...tornando indietro!




Ed eccomi di nuovo a te...mio piccolo blog trascurato.

E' passato tanto tempo da quando, impacciata e curiosa cercavo di capire come fare per "crearti"!

Poi, passo dopo passo, sbagliando, cancellando e riprovando ho imparato...
Certo non sono una web designer, ma credo di aver fatto un buon lavoro con te! Semplice e discreto, ti volevo così.
Con entusiasmo non vedevo l'ora, tornando a casa, di dedicarmi un pò a te.

Poi, l'uragano Facebook si è abbattuto sulla nostra piccola oasi tranquilla e mi ha travolta.
Sono rimasta folgorata dall'immediatezza delle risposte
quando pubblicavo qualcosa, una girandola di condivisioni, richieste di contatto...tutto molto semplice..pronto.Un mondo virtuale e scintillante a disposizione...subito.Conoscenze interessanti, e anche amicizie ...perchè no!

E così ti ho lasciato lì. Ogni tanto qualche post (proprio per non sentirmi "in colpa") qualche abbellimento, ma nulla più.

E ora succede che questa indigestione "feisbuchiana"  mi ha lasciato un peso, un senso di fastidio diffuso...una svogliatezza.

Non voglio addentrami in un campo molto vasto che decisamente non conosco se non per quello che è servito a me fino a d'ora, rischierei di fare una dietrologia antipatica e scontata che non mi appartiene.

Dico solo che ho bisogno di disintossicarmi un pò, e pensare a te mi rilassa, mi sento protetta fra le tue pagine (anche se in fondo so che non è così...il web è ovunque!)

Quindi eccomi a te...riprendiamo il cammino insieme?